vendredi 16 octobre 2009

Se le parole non sono giuste, nulla può essere giusto


Tratto dal film : La Tigre e la Neve.
- Aaahhh, aiuto, aiuto papà !
- Che c'è?
- Un pipistrello.
- Aooh, giù, a terra, a terra. (sottovoce) Sta perlustrando. Cerchiamo di capire le sue intenzioni. Ssst...
- Andiamo sotto il letto, così non ci vede.
- Aaah!!! Vai via pipistrellaccio, vai via!
- Emilia, ma ché dici? Gli dici "pipistrellaccio", s'offende, è pericoloso. Guarda, stai buona, aspetta. (Con tono lirico)
Pipistrello, o pipistrello,
Sei tanto bello.
Sulla tua destra,
C'è la finestra
- No??!! Che culo papà.
- Come che culo? Ma questa è la formula della poesia. Se gli dici pipistrellaccio, eh! Bisogna sempre fare così. L'altro giorno, no, ero in bagno, mi stavo faccendo la barba. A un certo punto è entrato un ragno, e gli ho detto : "caro ragno, esci dal bagno". Tah, è uscito. E ?
- E se incontro un topo, che gli dico?
- Eh, gli dici : "Topo, ci vediamo dopo". E te ne vai.
- Mi insegni a scrivere delle belle poesie, papà?
- Tu come hai fatto a diventare un poeta? Come si fa?
- Beh, come si fa? Lo sapete, io, ero piccolino, avrò avuto qualche anno meno di voi, avrò avuto otto nove anni, ero con la nonna, la mia mamma, le volevo un bene, ero andato a trovare lo zio Giustino in campagna, e c'era un boschetto. A un certo punto sapete cosa è successo?
- Cosa?
- Un uccellino! Cominciò a volare, e a cantare, e a scendere sempre un po' più giù (fischietta), volava e scendeva, qui, si posò sulla mia spalla.
- No? - No?
- Sì! Te lo giuro! Aveva scelto me in tutto il mondo. Io, avevo paura che andasse via, e allora, facevo finta di essere un albero. Mi ero fermato, e stavo così, guarda.
Intanto il cuore mi batteva nel petto, anzi, mi sbatteva, tututum, tututum, e fiùfiùfiù ...
- E poi ?
- E poi, è volato via, allora, lo volevo raccontare subito alla mia mamma, no? Mamma, né, un uccellino, fiùfiùfiù, volava, poi ...sulla mia spalla, a mé! S'è fermato qui,ci è stato un'ora, un uccellino! E lei mi ha detto : "Ah, figuriamoci! Chissà che mi credevo..." E tornò a parlare con lo zio.
- Ma era cattiva, la nonna ? Non le piacevano, gli uccellini?
- Ma no, non era cattiva la nonna, e le piacevano gli uccellini. Ma non era lei, ero io. Ero io che non le avevo raccontato bene quello che avevo sentito. Che non le avevo fatto sentire bene l'emozione che avevo provato. Rimasi talmente male che dissi : "Ma, ci sarà nel mondo uno che di mestiere trova le parole giuste? Che le sa mettere in un modo che quando gli batte il cuore a lui, gli battere il cuore anche a quell'altro?" Quel giorno, decisi di fare il poeta.
- A me, m'è battuto il cuore, papà! - Anche a me! ma a la nonna, no?
- Eh, vedi : se le parole non sono giuste, nulla può essere giusto. Se per esempio, là, vi dico :"Andate a letto, che è tardi", ci siamo capiti, no? Son parole giuste, dai !
- E se entra un' altro pipistrello?
- Che hai detto ? Dai, sussù, dai, andate a letto, dai, che domattina vi devo portare a scuola alle nove precise.
- Non alle nove, alle otto e mezza ...
- E MEZZA !!! Lo sapevo. Buona notte, ciao!

Aucun commentaire: