mardi 15 décembre 2009

Ultimo corso dell'anno : parliamo di feste

Cominciamo con un'occhiata alla pagina dedicata alle feste italiane su un sito molto interessante per chi studia l'italiano : MatDid (per materiale didattico). Il sito, la pagina sulle feste. Così ci informeremo, oltre che su Natale e Capodanno, su tutte le date festive del calendario italiano. Seguiremo anche i link verso le altre pagine dello stesso sito dedicate alle date che arrivano tra questo corso e il prossimo (Anno nuovo, vita nuova, Il calendario Giuliano e quello Gregoriano, la Befana). E giacché siamo in giro da queste parti, ci segneremo qualche pagina sulle espressioni idiomatiche (bestie, bestiaccie e bestioline 1 e 2, pettinando le bambole, mala tempora currunt) per ritrovarle facilmente quando vorremo tornare sull'argomento della settima scorsa.
Leggeremo poi la voce "Panettone" su Wikipedia (in versione italiana, ovviamente, ma potremo anche paragonare con le versioni francese e olandese). Volendo, potremmo anche assaggiarne qualcuno ... ma non vorrei farvi venire sete poi!

E poi, non possiamo finire l'anno senza una canzone di circostanza : l'anno che verrà di Lucio Dalla.
Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po'
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c'è una grossa novità,
l'anno vecchio è finito ormai
ma qualcosa ancora qui non va.

Si esce poco la sera compreso quando è festa
e c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra,
e si sta senza parlare per intere settimane,
e a quelli che hanno niente da dire
del tempo ne rimane.

Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
porterà una trasformazione
e tutti quanti stiamo già aspettando
sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,
ogni Cristo scenderà dalla croce
anche gli uccelli faranno ritorno.

Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno,
anche i muti potranno parlare
mentre i sordi già lo fanno.

E si farà l'amore ognuno come gli va,
anche i preti potranno sposarsi
ma soltanto a una certa età,
e senza grandi disturbi qualcuno sparirà,
saranno forse i troppo furbi
e i cretini di ogni età.

Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico
e come sono contento
di essere qui in questo momento,
vedi, vedi, vedi, vedi,
vedi caro amico cosa si deve inventare
per poterci ridere sopra,
per continuare a sperare.

E se quest'anno poi passasse in un istante,
vedi amico mio
come diventa importante
che in questo istante ci sia anch'io.

L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
io mi sto preparando è questa la novità

mardi 1 décembre 2009

Terapia d'urto - un capitolo del film "I mostri oggi"


G - Sa, dottoressa, mia moglie e io la guardiamo tutti i mercoledì sera in tivù. E stata lei, mia moglie a dirmi, Giancarlo, (sono io) questa depressione cosmica che c'hai, dice che è una depressione cosmica, te la puo' guarire solo la dottoressa Trillon, e quindi, eccomi qui.

D - Bene mi dica ...

G - Sì..

D - Prego.

G - Ah, devo parlare della mia infanzia. Io sono nato con la ...

D - Ne vale la pena?

G - Beh, pensavo che ...

D - No, non è necessario. Come Lei ben sa, col mio nuovo metodo analitico, io tralascio la rievocazione del passato, per accentrarmi sulla penetrazione della contingenza.

G - La penetra... L'ha scritto anche sul suo ultimo libro. Io l'ho comprato, sa,l'edizione costosa col DVD.

D - L'ha letto?

G - No, però lo sta leggendo mia moglie.

D - Bene, mi parli di Lei!

G - Elena mia moglie, l'ho conosciuta all'università.

D - No, di Lei, Signor ?

G - Io, Giancarlo de Biase, staccato, maiuscolo, d' b'.

D - E' un ossessivo, eh?

G - Mi ha detto, mia moglie : "Vedi, in questo ultimo periodo, le cose allegre ti sembrano tristi, e poi dice che vedo le cose belle, brutte.

D - Quello come lo vede?

G - A specchi.

D - Quello lo vede bello o brutto?

G - Bello!

D - No, è orrendo, è un regalo, lo devo tenere. E quel puffo, com'è?

G - Orrendo, lo deve tenere.

D - L'ho scelto io! Lei ha una sindrome depressiva eraclitea!

G - E grave dottoressa?

D - Eh? Oddio ... Lasciamo perdere. Allora ... il lavoro, come va?

G - Bene, grazie. Abbastanza bene. Potrebbe andar meglio.

D - Ah ah, ecco!

G - No, è che ultimamente dovevo avere una promozione, e poi un giovane collega me l'ha scalzato.

D - Si, me l'aspettavo.

G - Perché?

D - Eh, lasci stare. Bene! Ma, Lei ha qualche cosa per compensare il suo fallimento professionale, non so, uno sport, lo pratica uno sport?

G - Lo sport, calcio, con gli amici, tutte le settimane, praticavo, poi m'è venuta una brutta bronco-polmonite, e ho interrotto.

D - Ah, fragilità alle zone alte, alle vie alte. Ma comunque è normale questo, perché effettivamente con il calcio si va avanti, si corre, si suda.

G - Io stavo sempre fermo, in panchina, sempre.

D - Ah ecco, infatti non mi tornava che lei giocasse a calcio, non l'avevo bevuta, mi torna di più.

G - Che cosa?

Lasci perdere. In famiglia?

G - Eh! Famiglia! Siamo io e mia moglie. Non abbiamo figli.

D - Fragilità delle zone basse, sterilità maschile.

G - No, non abbiamo fatto analisi potrebbe essere mia moglie.

D - No guardi, due sue tre, sono i maschi, è statistica, è colpa sua, per favore. Bene. Rapporti con sua moglie?

G - Bene, ci stimiamo, andiamo spess...

D - No, rapporti nel senso rapporti sessuali. Beh! Non esageri!

G - No, uno barra due volte alla settimana, scriva.

D - E sua moglie?

G - Beh, uguale, lo fa solo con me.

D - E sicuro? Vive in un mondo di fantasia.

G - Chi?

D - Lei!

G - No, ora che ci penso, effettivamente ...

D - Lasci perdere!

G - Ultimamente a me capita di avere una sensazione ...

D - Impotentia coeundi

G - Prego?

D - Deficit erettile.

G - Non capisco

D - Non le tira più..

G - Esatto!

D - Esatto

G - No, cioè sì, pero mia moglie no lo fa notare perché lei ama altre cose di me.

D - E' sicuro?

G - si, si Di me le piacciono altre cose, più...

D - Ah, ah, ah Spiccato senso dell'umorismo.

G - Io?

D - No, di sua moglie. Bene. C'è qualcosa che le da soddisfazione, non so, un hobby, non so?

G - Hobby? Fotografia!

D - Ah.

G - Immodestamente, sono un ottimo fotografo.

D - Bravo. E che cosa mi fotografa?

G - Io amo i fiori, la frutta, gli ortagi, insomma tutto quello che è natura.

D - Morta!

G - È brutto? Pero' sono anche specializzato nei soggetti archeologici.

D - Ruderi!

G - No, no! Monumenti storici.

D - Sì, sì, ho capito, rovine. Ma non è che queste foto me le fa in bianco e nero?

G - Sì! Le sviluppo e le stampo io in meno di un'ora.

D - Ahiahiahi!

G - Perché, non va bene?

D - Dichotomia tra esistenza e non esistenza.

G - Prego?

D - Lei è alla ricerca della felicità, come tutti, ma per lei, la felicità non risiede nella pienezza della vita, ma nell'anientamento della stessa.

G - Cioè Lei vuol dire che ... no, no, non me lo dica, lo devo dire io?

D - lo dica, lo dica, non è una cosa brutta, lo dica.

G - Cioè Lei sostiene che per me, il raggiungimento della felicità puo' avvenire solo nella ... morte?

D - Bravo Giancarlo.

G - Esatto! Scriva : risposta esatta.

Bene, abbiamo concluso, il tempo è finito!

G - Sono già passati quarantacinque minuti?

D - No, ma abbiamo concluso

G - Allora vado? Mi sento già meglio. E, magari torno un'altra volta? Vabbé. Mi faccio vivo io.

D – Vivo?

...

Ciao Elena. Sì, sì, è appena andato via. No, no. Tranquilla! No, non sospetta niente. Bene! bene, bene, bene, sì! Guarda, Elena, per come è uscito, non arriva vivo a casa. Sì, s'ammazza, sì, Elena, te lo dico io, s'ammazza. Fidati!